Shows

2016-2020 Esposizione permanente di 10 opere presso Toffee’s Art Gallery Associazione Culturale -San Miniato (PI) e partecipazione a diverse esposizioni collettive nella stessa galleria. Premio ricevuto

2017 Esposizione collettiva presso Bagni di San Giuliano Terme - (PI) “Bellezza ai Bagni”

2016 Esposizione Personale “ Le mie radici” presso CAM Centro Arte Moderna Pisa (Lungarno Mediceo)

2012 Esposizione in collaborazione con Associazione Giovanni Papini presso Galleria Via Larga Firenze

2012 Esposizione personale permanente presso Ristorante Zest Costa San Antonio Siena

2011 Esposizione collettiva presso GAMeC Galleria Arte Moderna Pisa “ Dalla Macchia al Contemporaneo (Lungarno Mediceo)

2007 Esposizione personale presso Unicredit Banca Via Cogorano Livorno

2006 Esposizione personale presso il Circolo di Marina Militare Via San Jacopo in Acquaviva Livorno

2004 Esposizione e partecipazione ad un concorso di disegno e pittura presso Latour de France nel Roussillon. “ Contrastes” Vincitrice del secondo premio.

2004 Prima esperienza espositiva personale presso Brasserie Petit Moka a Perpignan, Francia

1997 Soggiorno di tre mesi in collaborazione con l’artista Esther Strub in Israele a Emmaus per la realizzazione di una tappezzeria eseguita con velluti e ricami con tema Biblico. (5mt x4mt)

1995 Soggiorno di tre mesi in collaborazione con l’artista Esther Strub alla realizzazione di un affresco su tela con tema “La discesa agli inferi” (10mtx5mt) aOnuva nel sud della Spagna in provincia di Siviglia.

Biografia

Nasce a Santander in Spagna. Fin da giovane sviluppa una grande passione per il disegno e la pittura che comincia a realizzare dopo il trasferimento in Francia nel 1992. Qui lo studio delle icone, dipinte con la tecnica della tempera e della doratura, segna l’elemento guida e fondante del suo percorso artistico. Per approfondire la sua formazione, dal 2002 frequenta, per quattro anni, la scuola del nudo all’Accademia delle Belle Arti di Perpignan. Si dedica alla pittura figurativa esclusivamente con modelli e modelle dal vero, cogliendo le emozioni che si sprigionano nell’unicità di ogni istante. Successivamente, nel triennio 2007/2010, decide di perfezionare l’espressività grafica presso la Libera Accademia di Belle Arti a Firenze con indirizzo pittura, ispirandosi all’arte orientale cinese e giapponese del Novecento. Scopre così l’essenzialità delle forme, delle linee, di colori e spazi, attingendo alle leggi della geometria: ogni linea acquista un suo senso compiuto e un significato unico nel momento preciso in cui viene tracciata.

Al 2016 risale la prima esposizione personale, “Le mie Radici”, a cura di Massimiliano Sbrana presso il Centro Arte Moderna di Pisa, con la quale l’artista esprime una nuova ricerca, non più rivolta all’esterno ma dentro se stessa, guardando alla storia della propria esistenza, tra gli strati delle memorie e delle radici familiari. Si avvicina alla natura fragile degli uomini fatta di fango, sangue, terra e acqua, carbone e linfa, stratificazioni di rocce e cristalli. I materiali naturali come carta, carboncino, sanguigna e seppia, pigmenti naturali, pastelli e carte veline, fino alla tela grezza di lino o cotone, divengono il prolungamento della natura umana.

Questo studio introspettivo dona un significato nuovo e più maturo alla serie dedicata alle figure femminili che rivelano il loro forte legame con la terra, la natura e la materia, e allo stesso tempo paiono voler cercare di distaccarsene, di lasciare la pesantezza dell’esistenza per cercare una dimensione diversa, altra. Il contrasto tra i segni netti e incisivi e la resa sfumata e in parte tratteggiata creano un ritmo e uno spazio pittorico nel quale prevale il movimento. E’ quasi un vortice da cui le figure sono trasportate, esprimendo la grande energia del corpo e il desiderio di afferrare la vita e immergersi in essa. Le mani sono spesso protagoniste: forti e intense, esprimono azione e sono manifestazione visiva della mente e dell’intelligenza. Questo legame intenso con le proprie radici conduce l’artista a creare una serie di opere dove si svela la connessione tra uomo e albero. Radici e alberi diventano un’espressione simbolica dell’uomo, una metafora dell’esistenza profonda e antica. Ogni spettatore è invitato alla duplice lettura, tra le radici del passato e la spinta verso il futuro, tra la materialità del corpo e la libertà dell’anima. I lunghi rami intrecciati evocano vie tortuose, luoghi di dolore da sciogliere; altri sembrano abbracciare e proteggere alcune figure umane, piccole come lo è l’uomo di fronte all'immensità del cosmo, ma poetiche nel desiderio di vivere intensamente.

Paola Adinolfi Pardo racconta la vita in continua evoluzione come un intreccio perpetuo di storie degli uomini, ricche di memoria e dense di linfa vitale, come alberi che uniscono cielo e terra, visibile e invisibile, umano e divino.





Biography

Paola Adinolfi Pardo was born in Santander, Spain. In her youth, she developed a strong passion for painting and drawing, which began to take shape after moving to France in 1992. Here she began the study of icons, which she still implements today using the tempera and gilding techniques. This became her fundamental and guiding element of her artistic journey. From 2002 to 2006 she attended the school of the nude at the Academy of Fine Arts in Perpignan. She pursues figurative painting using exclusively live models, trying to capture the emotions that arise out of each single unique moment. Desiring to improve her artistic expression, from 2007 to 2010, she attended a painting course at the free Academy of Fine Arts in Florence. Inspired by Chinese and Japanese XX-century art, she discovered the simplicity of shapes, lines, colours, and space by drawing on the geometry rules: each line acquiring its full unique meaning in the precise moment it is traced. In 2016 her first solo exhibition, “Le mie radici” (My roots), curated by Massimiliano Sbrana, was displayed at the Modern Art Centre in Pisa. The exhibition was a turning point in the artist’s research, which is no longer turned outward, but inward, looking at her own life story, uncovering her family’s deepest memories and roots. She approaches the fragile human nature that is made up of mud, blood, water and earth, coal and sap, layers of rocks and crystals. Natural materials, such as paper, charcoal, sanguine and sepia, natural pigments, pastel and tissue-paper, also including raw canvas of linen or cotton, become the extension of the human nature.

This introspective journey gives a new and subtler meaning to the series dedicated to the female figures. They demonstrate strong ties with earth, nature, and matter, but at the same time they seem to want to cut them off, to leave behind the burden of existence, and experience a different dimension. The contrast between distinct and sharp lines and the nuanced, almost sketched rendering creates a dynamic pictorial space where movement prevails. The figures seem to be carried away by a whirlwind, which conveys the great energy of their body, and the desire to grab life and plunge into nowhere. Hands are often prominent: strong and intense, they express action, and are the visible manifestation of the sharpness of mind.

The tenacious bond with her roots leads the artist to create a series of artworks where the connection between humans and trees comes to light. Roots and trees turn into the symbolic expression of humans, and a metaphor of their ancient and deep existence. The observers are invited to a double reading: the call to the past and the drive to the future, the materiality of the body and the freedom of the soul. Long twisted branches summon winding roads, places of sorrow that should be undone; however, at times they seem to embrace and protect human figures, insignificant before the vastness of the cosmos, but poetic in their desire of living intensely.

Paola Adinolfi Pardo depicts life as continuous evolution, an intricate tangle of human stories, rich in memories and vital sap, like trees that connect earth and sky, visible and invisible, the human and the divine.